Il Presidente della Commissione Attività produttive della Regione Lazio ha aperto il tavolo per la revisione della legge Quadro sull’Artigianato.

Le prime proposte:

• La definitiva abolizione delle CPA (oggi commissariate);

• La valutazione di abolire l’Albo sostituendolo con l’annotazione al Registro Ditte;

• Il trasferimento delle funzioni amministrative alle Camere di Commercio;

• L’immediata iscrivibilità delle nuove attività salvo verifica ex-post dei requisiti oggettivi e soggettivi;

• La verifica dell’iscrivibilità delle imprese soggette a requisiti con più di una sede operativa.

Ed inoltre la ridefinizione:

• delle attività soggette a particolare sostegno e tutela;

• dei processi formativi che non sono riusciti a trovare compimento in questi ultimi 10 anni

• del ruolo dei CSA (Centri Servizi all’Artigianato) come soggetti non solo di sostegno ma soprattutto di promozione dei processi di innovazione;

• delle funzioni della CRA, soprattutto in relazione al riconoscimento di particolari settori;

 

In relazione alle politiche di sostegno definite nel Capo IV si renderebbe necessario un rafforzamento delle politiche di promozione soprattutto nei settori artistico-tradizionali ed innovativi ed un sostegno alle attività di Welfare aziendale attuato dall’organismo bilaterale del Lazio (EBLART Lazio)

Una riflessione particolare andrebbe avviata in relazione alle funzioni degli Enti Locali verso la valorizzazione delle aree urbane che registrano ancora una presenza significativa di imprese Artigiane (Distretti dell’Artigianato) oltre che nelle politiche di alleggerimento della fiscalità locale.