Confartigianato Imprese Lazio rivolge un appello al nuovo Governo affinché permetta agli italiani di sfruttare sin da ora le opportunità offerte dalla stesura del Recovery Plan, favorendo concretamente la transizione energetica e green, attraverso una proroga della cessione del credito a terzi, banche comprese, almeno ai prossimi 5 anni. Il Presidente Michael Del Moro in una nota fa presente che “secondo le regole attuali previste per le detrazioni da lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria, di ecobonus, bonus facciate, la possibilità di cedere il credito cesserà con la fine del 2021 (tra poco più di 10 mesi). Rimarrà infatti, sino a fine 2022, solo per gli interventi che danno diritto al superbonus 110%. Se si pensa ai tempi di autorizzazioni per avviare un cantiere (mesi, anche più di sei per interventi “pesanti”), e si aggiunge il fatto che determinate opere necessitano di condizioni climatiche idonee e clementi, tipiche del periodo primaverile ed estivo, il conto del numero degli interventi per cui si potrà sfruttare concretamente la cessione del credito d’imposta, è di certo inferiore alle aspettative. Ciò che si sta riscontrando sul campo è che sfruttare il volano generato da Superbonus, sconto in fattura e cessione del credito d’imposta richiede un intreccio di competenze tra cittadini committenti, professionisti, imprese realizzatrici delle opere e banche che acquisiscono il credito, che ha necessitato e necessita ancora di essere pienamente rodato. Tra luglio 2020, data di nascita delle misure di cui parliamo, e dicembre 2020, si sono susseguiti ben 10 atti di portata normativa innovativa a cui questi attori si sono dovuti adeguare. Senza contare gli ulteriori e continui chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate a suon di interpelli, a cui ci si deve attenere.
Si parte dalle costruzioni per un semplice motivo: il moltiplicatore è altissimo, da cinque a sette volte l’investimento effettuato. Tradotto, significa che il mattone, specie se coniugato in termini di qualità e supportato dalle più moderne tecnologie, trascina la bellezza di 82 comparti esterni, dai serramentisti agli esperti di domotica, dagli impiantisti ai tecnici energetici. Un impatto sul tessuto economico che non ha eguali: nel Lazio, giusto per dare una dimensione, nel settore casa operano 43.600 imprese artigiane con 96 mila addetti (con risultati in parte positivi e in controtendenza nel 2020 rispetto al totale artigianato). “
Ad oggi, secondo la relazione del Cresme presentata alla Camera dei Deputati, l’ammontare complessivo di detrazioni sfruttate dai contribuenti negli ultimi dieci anni, per interventi di recupero del patrimonio edilizio, (parliamo della classica detrazione del 50% che include ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie per intendersi) è pari a 37,8 miliardi in Italia di cui 2 miliardi e 929 milioni di euro nel Lazio per un totale di 3 miliardi 597 milioni di euro collocando la Regione Lazio al quarto posto nazionale dopo Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. Ammontano invece ad un miliardo e 668 milioni di euro di detrazioni per risparmio energetico per un totale complessivo di 3 miliardi 597 milioni di euro collocando la Regione Lazio al quarto posto nazionale dopo Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte e prima tra le Regioni del Centro-Sud.