Michael Del Moro, intervenendo oggi all’audizione in Commissione Bilancio al Consiglio Regionale sulle Linee di indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianza 2021-2027, ha apprezzato i contenuti della proposta della Regione, evidenziando la necessità di intervenire sin da subito per ristorare un tessuto produttivo fiaccato dalla pandemia.
“Non ci potrà essere futuro se non ci sono interventi immediati, dato che molte nostre imprese non sono state oggetto di ristori e sono a fatturato zero”, ha detto Del Moro.
Per quanto riguarda i 25 progetti strategici della Regione per la ripresa e la resilienza, Confartigianato Lazio ritiene che questa sia un’occasione straordinaria per rilanciare il sistema produttivo laziale, fatto di piccola impresa familiare diffusa sul territorio che, nonostante le difficoltà, ha consentito finora di tenere il tessuto sociale della Regione. Il tema della sostenibilità, al centro delle scelte della Regione, ha a che fare, infatti con un modello che vede la piccola impresa come soggetto prevalente, capace di convivere ed essere al servizio del benessere delle persone e dei territori.
Sarà, pertanto, necessario “fare il tagliando” alla Legge regionale sull’Artigianato che, approvata nel 2015, non ha esplicato tutti i suoi effetti.
Un “Piano Strategico per l’artigianato 2021-2027” dovrà avere alcuni capisaldi: digitale, competenze e misure per consentire alle imprese artigiane di cogliere le opportunità della transizione green (economia circolare, riuso, recupero della manifattura nei centri urbani, turismo di prossimità, semplificazione).
Attenzione deve essere data all’imprenditoria femminile e giovanile anche favorendo la trasmissione di impresa e dei mestieri.
Senza tralasciare il tema del credito essenziale per gli investimenti delle micro e piccole imprese. Per questo è necessario che la prossima legge di bilancio regionale, accanto alla programmazione del futuro, stanzi risorse adeguate.